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05.09.2017
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European Interoperability Framework, le linee guida per un’Europa moderna e digitale

Come sviluppare nuove soluzioni e-government e migliorare i servizi pubblici digitali

Per realizzare un'Europa digitale e moderna è necessario promuovere l'interoperabilità dei servizi pubblici digitali tra i vari Stati membri.

E' questo il principale obiettivo del nuovo European Interoperability Framework (EIF) 2017, promosso dalla Commissione Europea nell'ambito del programma "Interoperability Solutions for European Public Administrations" (ISA).

Il documento, adottato per la prima volta nel 2010, detta le linee guida per rafforzare il Digital Single Market, puntando a migliorare la collaborazione digitale tra le pubbliche amministrazioni degli Stati membri.

Le nuove tecnologie, infatti, hanno ormai spinto l'Europa ad accelerare la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni per risparmiare tempo, ridurre i costi, aumentare la trasparenza e migliorare la qualità dei dati e l'efficienza dei servizi pubblici.

Quali sono i trend tecnologici da seguire per un'Europa digitale?

Il nuovo European Interoperability Framework evidenzia sei ambiti tecnologici diventati ormai indispensabili per assicurare l'interoperabilità dei servizi digitali degli Stati membri.

Si tratta di strumenti che ogni singolo Paese dovrebbe utilizzare per comprendere le innovazioni tecnologiche utilizzate da altri paesi e per sfruttare le competenze e le iniziative esistenti:

  • Open Data and Open Technologies. Grazie a tali strumenti le amministrazioni possono valorizzare il proprio patrimonio informativo e migliorare la democrazia partecipativa.
  • Cyber Security. E' diventata una delle priorità per tutti governi che stanno digitalizzando i servizi offerti al cittadino e che hanno bisogno di tecnologie in grado di proteggere le reti, i server e i data da possibili attacchi o accessi non autorizzati.
  • Cloud Computing. Rappresenta per le amministrazioni e i governi un modello flessibile ed economico per la fornitura di servizi ICT, consentendo l'accesso a un insieme di risorse configurabili e condivise con costi contenuti.
  • Social Media. I social media sono i canali preferiti dalla PA per rafforzare il dialogo coni cittadini e garantire trasparenza alla propria attività.
  • Mobile technologies. L'esigenza di investire sul mobile-Government è la naturale conseguenza dell'evoluzione intrapresa dal mondo tecnologico. Ormai, infatti, cittadini e imprese sono sempre più proiettati verso l'uso di dispositivi mobili, come smartphone e tablet, anche per accedere ai servizi della PA o per comunicare con essa.
  • Big Data and Analytics. I nuovi trend suggeriscono che l'utilizzo dei Big Data sarà sempre più diffuso e riguarderà tutti i settori: informazioni geografiche, meteo, dati statistici, energia, salute e trasporti.

Le line guida dettate dalla Commissione Europea, dunque, mirano ad assicurare che i servizi offerti dai governi siano accessibili anche al di fuori dei confini nazionali.

Solo attraverso l'interoperabilità sarà infatti possibile una vera digital transformation, capace di ridurre i costi, risparmiare tempo e migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.

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