Dall'automazione dei lavori consiliari alla votazione elettronica, passando per i servizi di e-government ed e-procurement, anche i governi locali stanno cercando di cogliere le enormi opportunità offerte dai new media, per garantire efficienza, trasparenza e velocità.
La spending review e l'esigenza di risanare i bilanci, infatti, stanno spingendo sempre più enti locali ad affidarsi ai nuovi strumenti ICT per sfruttarne la capacità di tagliare i costi e velocizzare le attività della PA.
Ma non sempre è un obiettivo facile da raggiungere, soprattutto quando si devono fare i conti con budget ristretti e lunghe procedure burocratiche.
Quali sono i principali ostacoli per la digitalizzazione degli enti locali?
La semplificazione amministrativa derivante dall'uso del web e delle tecnologie digitali è ormai un presupposto fondamentale per la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione locale.
Anche se il ricorso alla tecnologia è sempre più frequente, secondo un rapporto Assinform, dedicato all'uso dell'ICT nella PA, i principali ostacoli incontrati dagli enti locali lungo la strada delle digitalizzazione sono due:
- Mancanza di risorse finanziarie. Il 67,5% degli enti locali rinuncia all'utilizzo dei nuovi strumenti Ict a causa di budget ridotti.
- Carenza di figure professionali qualificate in materie ICT, un problema che riguarderebbe oltre il 60% degli enti.
Nonostante le difficoltà, comunque, negli ultimi tre anni si evidenzia una crescita notevole nell'uso di specifici digital tools da parte della PA locale, tra cui:
- e-procurement come il MePA, il cui utilizzo è cresciuto dal 30,3% al 79,5%
- e-learning (dal 12,3% al 34,5%)
- servizi di cloud computing (dal 10,5% al 25,7%)
In particolare, i software cloud e le applicazioni mobile stanno aprendo la strada a importanti innovazioni nel campo dell'automazione delle attività della PA.
Considerando lo scenario attuale, è quindi obbligatorio permettere alle amministrazioni locali di investire nella tecnologia e nella formazione di personale qualificato, in grado di gestire gli enormi cambiamenti portati dalla rivoluzione digitale in atto.
Anche l'Eurel Informatica S.p.a. continuerà a investire nei nuovi strumenti digitali, consapevole che il futuro della PA richiederà non solo un quadro normativo innovativo in materia di privacy e sicurezza dei dati, ma anche il contributo tecnico e sperimentale dei player dell'ICT.